Reiki

Benefici, applicazioni e studi

Sintesi dei benefici del Reiki

Il Reiki è una tecnica o disciplina olistica e, come tale, attiva fortemente la naturale e intrinseca capacità della persona di riequilibrarsi, energizzarsi e “guarirsi” su tutti i piani: corpo, emozioni, mente e spirito.

In base alla mia esperienza, una possibile sintesi dei benefici più frequenti prodotti dal Reiki è la seguente:

  1. Corpo: forza e resistenza fisiche.
  2. Emozioni: calma ed atteggiamento sereno e positivo.
  3. Mente: lucidità e concentrazione.
  4. Spirito: intuizione, discernimento ed ispirazione creativa.

Panoramica dei benefici del Reiki

Di seguito sono riportati più in dettaglio gli effetti che ho riscontrato nella mia pratica professionale del Reiki dal 2010 ad oggi. Per quanto ampia, questa panoramica non ha pretesa di completezza.

1. Corpo
  • miglioramento di regolarità, qualità e durata del sonno;
  • aumento di forza e resistenza fisiche, di energia e vitalità;
  • riduzione o scomparsa di dolori e disturbi fisici (ad esempio, mal di testa, dolori articolari, cortisolo alto);
  • allentamento delle tensioni da stress (ad esempio, stomaco, collo e spalle, petto);
  • aumento della risposta alle terapie mediche con conseguente accelerazione della guarigione.
2. Emozioni

Tranquillità, serenità, stabilità emotiva, accettazione, pazienza, comprensione, umore positivo, gioia di vivere, forza d’animo, coraggio e determinazione (ad esempio, di affermare le proprie idee, di porre confini e di affrontare sfide e cambiamenti).

3. Mente

Consapevolezza, presenza, fermezza, ascolto, chiarezza, lucidità, concentrazione, motivazione, resistenza, elasticità, produttività, equilibrio.

4. Spirito

Intuizione, ispirazione, visione, creatività, connessione, discernimento, autostima e senso del proprio valore, riconoscimento e affermazione di verità e bisogni, consapevolezza ed espressione autentica di sé.

Efficacia dei trattamenti

In senso generale, il Reiki è indicato come:

  • modalità di promozione e protezione del benessere psico-fisico e della salute;
  • modalità terapeutica per qualsiasi disagio o malattia fisici o psicologici.

Questa affermazione richiede alcune precisazioni, per le quali si rimanda ai paragrafi successivi relativi agli aspetti scientifici e medici coinvolti.

Spesso, il Reiki può lasciare sorpresi per la velocità di azione. Tuttavia, essa non è una costante né risulta prevedibile dall’Operatore. Pertanto, è bene avere un atteggiamento di equilibrio tra ottimismo e prudenza.

I benefici ottenibili dal Reiki dipendono dalla serietà del problema e da quanto è remoto il tempo della sua insorgenza e, quindi, dal livello raggiunto di compromissione dello stato psico-fisico.

Anche se nelle situazioni più gravi la compromissione della salute rende alcuni risultati di fatto impossibili da conseguire, il Reiki agisce ugualmente su tutti i piani, soprattutto se la persona lo riceve ripetutamente, e produce miglioramenti in altri aspetti, spesso inattesi o insperati, che fungono da sostegno e/o benefici psico-fisici nel quadro generale.

Studi scientifici sul Reiki

Diversi studi scientifici sono stati condotti per analizzare l’azione del Reiki nell’ambito propriamente medico.

Ad esempio, ne sono stati studiati gli effetti sulla stanchezza collegata al cancro, sulle neuropatie diabetiche, sulle forme lievi di Alzheimer, sul sistema nervoso autonomo e sulla sintomatologia della chemioterapia.

In particolare, ha dimostrato di migliorare ansia e paura, depressione, solitudine, nausea e vomito, dolori e disturbi del sonno e di stimolare appetito ed umore più calmo e positivo.

Questi benefici sono importanti anche durante i trattamenti invasivi, come chemioterapie e radioterapie, e nelle fasi pre-operatoria e post-operatoria.

Oggi alcuni Ospedali in Italia e molti nel Mondo lo stanno già utilizzando come approccio complementare alle terapie mediche ed alcuni lo stanno proponendo anche per alleviare lo stress psico-fisico degli Operatori Sanitari.

Il Reiki al fianco della Medicina

Il Reiki non sostituisce le terapie mediche e/o psicologiche.

Piuttosto, le affianca in modo estremamente utile. Infatti, aumenta la risposta alle terapie e diminuisce gli effetti collaterali, talora pesanti, che esse producono.

In senso più generale, il Reiki si pone come un valido alleato della Medicina Convenzionale, poiché agisce come strumento di protezione della salute.

In Medicina la Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia (PNEI) studia l’influenza della sfera mentale-emozionale sulla regolazione del sistema nervoso, ormonale e immunitario: ansia, preoccupazioni, emozioni negative, tensioni, ecc. possono causare problemi di salute.

Aiutando a preservare e/o ricreare dinamicamente una condizione di armonia ed equilibrio nella persona, il Reiki riduce o annulla la probabilità che stati mentali-emozionali negativi abbiano conseguenze psico-fisiche rilevanti.

Progetto sperimentale “Reiki 3S Plus” con un gruppo di 16 pazienti reumatologici

Alla fine del 2020 ho avuto la preziosa opportunità di condurre per 10 settimane un progetto sperimentale di Reiki con 16 persone affette da diverse tipologie di malattie reumatologiche, alcune delle quali in fase di intensa attività o molto datate.

In estrema sintesi, oltre la metà dei partecipanti ha registrato variazioni positive “molto importanti” o “importanti” sul piano fisico e sul piano mentale (emotivo), in base ai Questionari SF-12 compilati.

Le informazioni e i risultati relativi al progetto sono riportati nella pagina Formula «REIKI ILLIMITATO 2.0», mentre diverse testimonianze spontanee dei partecipanti figurano nella pagina Testimonianze sul Reiki di «gruppo».

Differenza tra cura e guarigione

A proposito del rapporto tra Reiki e Medicina, è utile distinguere cura e guarigione.

La cura è un intervento medico applicato dall’esterno che rimuove le evidenze diagnosticabili di una malattia ed il cui effetto risulta misurabile in termini scientifici.

La guarigione è, piuttosto, un processo interno e soggettivo di recupero, che ha luogo a livello fisico, emozionale, mentale e spirituale e che produce nella persona la sensazione di essere integra e completa, in equilibrio ed armonia con se stessa e con il mondo esterno.

Le due cose possono accadere in modo separato: una persona può sentirsi guarita nonostante possa venire meno la possibilità di cure mediche e, viceversa, una persona completamente curata può sentire intimamente di dover ancora guarire dallo stato mentale-emotivo sotteso alla malattia curata.

Reiki, ansia ed insonnia

Nella mia esperienza professionale, tra i risultati più frequenti ed immediati del Reiki spicca decisamente il miglioramento della qualità e della quantità del sonno, associato alla riduzione degli stati d’ansia, preoccupazione e agitazione.

Spesso i Clienti descrivono il miglioramento del sonno con gli aggettivi “ristoratore”, “riposante” o “rigenerante” o con l’espressione “dormo come un sasso”.

Molti studi scientifici e l’esperienza generale confermano il ruolo centrale del riposo notturno nella vita. Un sonno ristoratore produce una serie di benefici psico-fisici e porta ad un aumento della produttività e dell’efficienza nell’ambito sia personale che professionale.

Reiki e stress lavorativo

Nella pratica del Reiki ho acquisito significativa evidenza della sua efficacia nel produrre un miglioramento rapido e significativo dello stress e della fatica psico-fisici, sia generali che specifici del contesto lavorativo, nel quale notoriamente hanno più spesso origine.

Al riguardo, i miei primi riscontri diretti e sistematici risalgono al programma di Benessere Organizzativo che ho gestito dal 2011 al 2016 in Philip Morris Italia. In quegli anni ho avuto personalmente la possibilità di mettere il Reiki ripetutamente a disposizione di decine di Colleghi.

In aggiunta all’efficacia e al conseguente alto gradimento che il Reiki ha registrato, ne è risultata evidente anche la piena adeguatezza al contesto aziendale e ai luoghi di lavoro.

Persone Altamente Sensibili (PAS) e Reiki

A cominciare dalla metà circa degli anni ’90 la Psicoterapeuta americana Elaine Aron ha avviato un ingente lavoro di studio, ricerca e divulgazione del tratto di Alta Sensibilità.

Tale lavoro, arricchito dalle ricerche di altri studiosi, ha condotto ad identificare e descrivere sempre più chiaramente le caratteristiche di funzionamento delle Persone Altamente Sensibili o PAS (in inglese, Highly Sensitive Person o HSP) e a stimare che esse sono pari a circa 20% della popolazione.

Le Persone Altamente Sensibili mostrano un particolare livello di sensibilità del sistema nervoso, a cui è associato, in generale, un processo di elaborazione degli stimoli più dettagliato e profondo.

Da ciò scaturisce la predisposizione ad incorrere in frequenti stati di sovra-stimolazione e di particolare intensità delle emozioni. Essi determinano oscillazioni, spesso intense, delle condizioni psico-fisiche ed emozionali e richiedono, conseguentemente, bilanciamenti e pause altrettanto ripetuti.

Dopo avere studiato il testo di riferimento della Dottoressa Elaine Aron (e aver costatato, per inciso, di essere io stesso una PAS), ho verificato che diversi miei Clienti di Reiki sono Persone Altamente Sensibili.

In questo modo ho potuto trovare una spiegazione solida e molto chiara alla loro alta reattività all’Energia Concentrata del Reiki, dalla cui azione derivano uno stato vitale più elevato e più stabile e una marcata riduzione di sovraccarichi e oscillazioni. Infatti, il Reiki è proprio un potente e delicato regolatore del sistema nervoso.

Tale osservazione, inserita nel quadro generale della mia esperienza pluriennale con il Reiki con centinaia di persone, mi permette di sostenere che trattamenti frequenti di Reiki offrono significativi benefici psico-fisici ed emozionali alle Persone Altamente Sensibili.

Ciò è ancora più vero con riguardo alla particolare formula di fruizione “REIKI ILLIMITATO 2.0”, che rende possibili e sostenibili trattamenti frequenti e offre una grandissima opportunità di benessere psico-fisico generale per le PAS. Pertanto, si rimanda per approfondimenti alla pagina dedicata del sito.

Reiki per animali e piante

Il Reiki è efficace anche per gli animali e per le piante. I suoi benefici sono analoghi a quelli riscontrati nelle persone e rispecchiano il diverso livello di complessità delle varie forme di vita.

In più occasioni ho trattato animali domestici, affiancando il Reiki alle terapie veterinarie.

Ho constatato che il Reiki permette di evitare interventi chirurgici successivi o terapie ulteriori e più pesanti e/o di accelerare i tempi della risposta terapeutica.

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