EFT-i

Emotional Freedom Techniques Integrate

Origini, evoluzione e studi su EFT-i

Origini ed evoluzione di EFT-i

Il metodo EFT fu sviluppato nel 1995 dall’ingegnere californiano Gary Craig, già dedito alla Programmazione Neuro-Linguistica (PNL) e allo studio del potenziale umano.

Gary Graig apprese la tecnica chiamata TFT (Thought Field Therapy) dallo psicoterapeuta Roger Callahan, che l’aveva messa a punto negli anni ‘80, e decise di semplificarla per renderla di facile applicazione per chiunque. Denominò il nuovo metodo EFT (Emotional Freedom Techniques).

Dai primi anni 2000 Andrea Fredi è portavoce ed esperto di riferimento di EFT in Italia, grazie alla sua intensa attività di ricerca, applicazione e divulgazione.

Dopo un decennio di pratica di EFT, Andrea Fredi ha arricchito il metodo con conoscenze e applicazioni tratte da altre Tecniche Energetiche sviluppatesi nel corso degli anni, rendendo EFT molto più efficace nel lasciar andare gli aspetti limitanti e creare spazio per i cambiamenti.

In particolare, Andrea Fredi ha integrato elementi sia di approccio che di linguaggio provenienti da:

  • Logosintesi, di Willem Lammers,
  • Age Gate Emotional Release (AGER), di Vincenzo Di Spazio e Andrea Fredi,
  • Simple Energy Technique (SET) e Provocative Energy Technique (PET), di David Lake e Steve Wells.

Andrea Fredi ha dato a questa evoluzione della tecnica il nome di EFT-Integrata (EFT-i) per distinguerla dalla tecnica “classica” ideata da Gary Graig.

Rispetto alla tecnica “classica” di Gary Graig a molti nota per la frase “Anche se … , io mi amo e mi accetto profondamente e completamente”, EFT-Integrata di Andrea Fredi impiega una potente gamma di:

  • domande per identificare le cause profonde degli stati psico-fisici da trasformare, i sintomi ad esse associati e le modificazioni che si producono in sessione;
  • frasi trasformative per suscitare spontaneamente il cambiamento di percezione, in modo che gli attivatori del disagio vengano spenti e che si generi il distacco emotivo che scioglie e annulla il disagio originale.

Studi condotti

Gli studi condotti sugli aspetti fisiologici coinvolti nell’applicazione di EFT hanno dimostrato che EFT riduce l’attività delle parti più antiche del cervello (amigdala, ippocampo e centri nervosi collegati).

Queste parti del cervello e del sistema nervoso regolano le reazioni soggettive di attacco, fuga o immobilismo (“fight, flight or freeze”, in inglese) di fronte alle minacce percepite e gestiscono gli stati di paura, ansia e angoscia e le conseguenti tipiche reazioni psico-fisiche da stress.

Molti studi hanno dimostrato che dopo pochi minuti di digitopressione si registrano rilassamento e marcato abbassamento del livello di cortisolo (ormone dello stress) e, più in generale, che la digitopressione agisce positivamente su ansia, depressione, disordini post-traumatici, fobie, fame nervosa e altri sintomi psico-fisici.

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